1 giugno 2024
Il record di Stacco di Matteo Morri
Di Emilia Pituelli
Elite strenght Trainer AIF
Laureata in scienze motorie e magistrale in scienze dello sport
Fondatrice Sons of Barbell Bologna
Co-coach Barbarians Bologna
Se volete approfondire queste tematiche partecipate al Corso Istruttori FIPL https://corsi.accademiaitalianaforza.it/accademia-expert-powerlifting/ e in particolare al Secondo livello Expert.
Vincere una gara con la terza di stacco è roba da veri stacchisti. I 298kg di Matteo non solo sono valsi il record di stacco junior e senior, ma anche il primo posto.
Solo 2 kg in meno degli iconici 300 chili, a 74 di peso corporeo, a soli 21 anni!
Fino a poco tempo fa certe prestazioni le vedevo solo su Youtube, e di certo non mi sarei immaginata di portare in Gara un atleta del genere.
Matteo ha iniziato con me facendo Stacco Convenzionale (quello a piedi stretti per intenderci, detto anche Regular) ed in poco tempo siamo arrivati a fare davvero bei numeri. Ha fatto 270 kg in Gara a novembre 2023.
Tanti chili.
Sarebbe stato (apparentemente) logico insistere su questo stile. Però mi sono accorta che quel gesto per quanto performasse bene aveva dei limiti: l’idea che l’alzata fosse bloccata. Come spesso accade, una alzata compensata ti permette di arrivare in poco tempo ad un buon risultato, ma poi stalla.
Per questo motivo c’è voluto tutto il coraggio di provare a passare allo Stacco da terra Sumo, vedendo più prospettiva nel medio e lungo periodo in questo stile. Con non poche difficoltà: si sono presentati i soliti problemi di uno stacchista regular istintivamente forte:
- poca mobilità d’anca;
- fretta in partenza e tendenza molto accentuata alla tirata di schiena a danno della spinta.
Tutto ciò ha evidenziato la necessità di lavorare moltissimo sui dettagli, sulle sensazioni, sugli angoli e sui momenti del nuovo gesto motorio, senza tuttavia tralasciare il Regular, in particolare nella sua variante deficit, interpretandolo come occasione per massimizzare la spinta del piede a terra.
I mesi che hanno preceduto questa Gara completa sono stati un susseguirsi di competizioni: nazionali junior a marzo 2024, gara di specialità a maggio 2024 e, infine, Gara completa qualificante WEC a giugno 2024. Se nel caso della prima gara, le settimane a disposizione sono state sufficienti da permettere di programmare lo stacco partendo con agio e carichi gestibili – indispensabili per cercare di trovare una quadra in un’alzata che faticava ad ingranare - per le altre due è stato necessario trovare una strategia di programmazione differente.
Essendo lo Stacco da terra una alzata ad alto impatto neurale, non volevo portare l’atleta al burnout e ritrovarmelo in parabola calante nella Gara più importante. Per questo abbiamo puntato sul concetto di Estrapolazione, che funziona estremamente bene su alcuni stacchisti d’elite.
Come molti docenti AIF sostengono, lo Squat è l’alzata che più di tutte costituisce il ritmo alla condizione fisica generale. Matteo ha delle leve molto favorevoli per lo Stacco da terra e un sistema nervoso estremamente efficiente, per questo motivo l’Intensità Relativa (da non confondere con l’Intensità Assoluta) delle sedute di quest’ultima parte di preparazione, è stata decisamente inferiore nello Stacco da terra a favore dello Squat dove mole di lavoro e IR elevate sono necessarie.
La prima parte della programmazione, ovvero il periodo che ha congiunto la Next Gen di novembre 2023 ai nazionali junior di marzo 2024, non verrà approfondita, in quanto il lavoro svolto è stato prevalentemente di creazione e consolidamento del sumo come nuovo gesto gara in modo graduale e molto lento, vista la difficoltà di apprendimento.
Per la seconda parte della programmazione, ovvero quella che segue la completa junior, dove Matteo gareggiando per la prima volta sumo ha chiuso 280kg di stacco, e arriva fino al record open in completa, gli obiettivi sono stati principalmente tre:
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il mantenimento della condizione (per quanto possibile) considerate le poche settimane a disposizione;
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aumentare efficienza sulla singola ripetizione e capacità di Estrapolazione;incorporare la gara di specialità dando comunque la priorità alla gara completa qualificante WEC.
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La programmazione è stata impostata su due stacchi a settimana, un Regular deficit ed un sumo.
La presenza di quattro Squat a settimana e di una seduta Regular con deficit ha contribuito al mantenimento di una buona condizione generale di gamba, nonostante i molteplici appuntamenti agonistici condensati in poco tempo. Il Regular deficit in particolare è stato estremamente utile non solo per mantenere, appunto, una buona capacità di spinta, ma ha anche avuto soprattutto un transfert tecnico sul gesto gara. È stato evidentissimo come dando molta enfasi al lavoro in deficit nel Regular sia migliorata la partenza nel sumo, eliminando quasi totalmente la tendenza alla tirata di schiena nei primi cm dell’alzata.
Le prime tre settimane, quelle che seguono la gara completa junior e precedono la gara di specialità, sono state di totale scarico, come potete vedere nello schema sottostante. Carichi gestibili, non troppo volume. L’obiettivo era avere buone sensazioni evitando eccessivo stress.
Dalla settimana successiva alla gara di stacco, dove per altro Matteo ha stabilito un nuovo record italiano di specialità con 282kg, si è passati a uno schema a ramping + back off.
Per lo Stacco da terra Sumo è stato fatto, invece, un lavoro molto incentrato sulla singola ripetizione.
Anche qui, come per il Regular, le prime due settimane sono state necessarie per scaricare dalla gara completa appena passata e ritrovare freschezza sul gesto gara, ma cercando di mantenere un feeling con carichi medio alti. Per questo la scelta di lavorare su singole ripetizioni, ma toccando già carichi tra il 75% e l’85%, in modo tale da ricercare un andamento della condizione man mano crescente durante le settimane.
Il fermo in incastro è stato molto utile come variante ed è servito a dare maggior focus alla parte più importante dell’alzata, cioè la partenza.
Il focus principale durante l’esecuzione della variante è stato quello di riempire totalmente la mano con il carico e massimizzare l’allungamento durante la fase di aggancio, evitando così momenti di vuoto, che in un’alzata con una partenza dinamica sono abbastanza frequenti.
In concomitanza con la Gara di specialità è stato necessario programmare una prima singola pesante. L’obiettivo non era quello di spingersi davvero al limite in questa occasione, perché il focus principale era arrivare davvero al massimo alla Gara successiva.
Dopo la Gara di specialità, tutti gli allenamenti della seduta in stile Sumo sono stati strutturati con:
- ricerca della singola a ramping seguita da un backoff in EMOM a carico fisso. Questo ha permesso di lavorare con carichi più alti prima e poi fare un lavoro di consolidamento in EMOM, sempre con fermo in incastro;
- lavoro su singole ripetizioni, che ha permesso di consolidare il setting e i passaggi, in modo tale da ottimizzare il risultato finale.
Anche in questo caso il timing di somministrazione della seconda singola pesante era abbastanza obbligato. Alla completa precedente, infatti, abbiamo notato come fosse necessario provare quella che poteva intendersi come un’alzata tra una prima ed una seconda ad un mese dalla gara, per lasciare il tempo di recuperare freschezza a livello neurale e ricostruire una nuova condizione. Dopo questo appuntamento il gioco è stato solo mantenere feeling col carico con singole intorno ai 255kg, circa un 90% del vecchio massimale. Carico che però veniva percepito sempre come relativamente facile.
Spero via sia interessato questo percorso tecnico, che è ancora agli inizi e tutto da scrivere, oltre al Corso Istruttori FIPL CLICCA QUI PER ACCEDERE AL CORSO venite a trovarci alla Sons of Barbell di Bologna.